Ovvero chiudi una porta e apri un portone, una storia che in vari ambiti si ripropone abbastanza spesso nella mia vita.
Volevo informare i miei amici e lettori di vecchia data, che conoscevano lo Spazio Mishima a Canzo, che tale situazione andrà presto a concludersi per vari, banali e tediosi motivi che non starò a elencare.
Lungi da me restare con le mani in mano, ho quindi aperto al pubblico da un mesetto un laboratorio/spazio espositivo, situato sulla caratteristica Piazza Alassio in quel del borgo di Cervo (IM), dove creo ed espongo a contatto diretto con la gente di passaggio nel villaggio cervese.
Che dire, c'è stata l'occasione e l'ho colta, sembrava una cosa utile e stimolante, perchè è da molto cerco uno spazio qui in Liguria ed ora oltre ad averlo trovato riesco anche ad avere un contatto diretto col pubblico, come si dice utile e dilettevole..
Così, per informazione il mio nuovo giocattolo si chiama Aineri, una parola nata durante una breve vacanza sul Lago d'Iseo, è un "termine" legato ai miei soggetti, appunto "neri", nata inizialmente come Daineri, cioè Dai Neri, è diventata Ai Neri, quindi Aineri..
Etimologia del termine a parte, è una situazione in pieno sviluppo, mi svaga e diverte, dove porterà lo scoprirò nel tempo, intanto direi che va bene così..
venerdì 12 febbraio 2016
domenica 7 febbraio 2016
Cambio di rotta..
Qualche mese fa attraversavo una fase apatica verso l'esporre e il commerciare, di cui avevo scritto anche qui.
Oggi la situazione è parzialmente cambiata, ho deciso di tirare fuori il mio lavoro e mostrarlo.
Sono divertito e cauto, sono in una fase in cui so benissimo come fare le cose, dare la giusta importanza a quello che la merita e scartare senza indugi quello che non mi serve.
Ho la consapevolezza che non mi importa nulla di produrre in funzione di commerciare e vendere il mio lavoro, questo da una parte tutela la mia creatività e dall'altra mi rende appetibile, interessante e attraentemente fuori dal coro di quelli che piegano il loro talento o presunto tale alle dinamiche del cassetto di fine giornata!
Quello che facciamo, che esce dalle nostre teste e dalle nostre mani, esce perchè deve uscire e non è funzionale ad alcuna offerta, prima di pensare al guadagno bisogna sentire emozione, piacere e soddisfazione, per quello che si è fatto. La vendita è l'ultima delle questioni, davvero, relativamente trascurabile o trascurabilmente relativa, fate voi..
Oggi la situazione è parzialmente cambiata, ho deciso di tirare fuori il mio lavoro e mostrarlo.
Sono divertito e cauto, sono in una fase in cui so benissimo come fare le cose, dare la giusta importanza a quello che la merita e scartare senza indugi quello che non mi serve.
Ho la consapevolezza che non mi importa nulla di produrre in funzione di commerciare e vendere il mio lavoro, questo da una parte tutela la mia creatività e dall'altra mi rende appetibile, interessante e attraentemente fuori dal coro di quelli che piegano il loro talento o presunto tale alle dinamiche del cassetto di fine giornata!
Quello che facciamo, che esce dalle nostre teste e dalle nostre mani, esce perchè deve uscire e non è funzionale ad alcuna offerta, prima di pensare al guadagno bisogna sentire emozione, piacere e soddisfazione, per quello che si è fatto. La vendita è l'ultima delle questioni, davvero, relativamente trascurabile o trascurabilmente relativa, fate voi..
venerdì 25 settembre 2015
mercoledì 16 settembre 2015
lunedì 14 settembre 2015
Black 94
Questo è un pezzo di schienale di un vecchio mobile, ricoperto da un tessuto sintetico che si è prestato a diventare una specie di tela su cui dipingere.
Ho finito questo lavoro a settembre 2013, e oggi posso affermare che è stato un momento abbastanza sperimentale almeno per due motivi, il colore dello sfondo è sistemato in una maniera "geometrica" che non mi è tanto propria anche se è stata divertente da esplorare e ha reso bene, e secondo perchè l'immagine si ribalta su se stessa specchiandosi.
Sinceramente quando lo avevo appena finito avrei voluto distruggerlo, lo trovavo brutto, oggi dopo due anni è uno dei miei preferiti.
Ci sono situazioni in cui l'occhio percepisce in maniera armonica e piacevole quello che ha davanti e altre in cui la percezione si ha dopo giorni, settimane o anche mesi, come in questo caso..
venerdì 11 settembre 2015
giovedì 10 settembre 2015
Black 92
Siamo circa a un'annetto fa, solito pannello recuperato, si tratta di un 70X100, con il solito gioco di fondo con smalti, acrilici e spray, con sopra il mio classico nero.
L'ho avuto per diverso tempo in casa, poi al bar e adesso è stato acquistato e si trova a casa di amici.
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